Alcune persone sono passate alla storia, piccola o grande che sia, per realizzazioni geniali che poi si son fatte notare, anche parecchio.
Una di queste è Thomas Austin, proprietario terriero e imprenditore di Barwon Park, Vittoria, nell’allora colonia britannica dell’Australia.
Nell’ottobre 1859 pensò bene di introdurre ventiquattro Conigli selvatici (Oryctolagus cuniculus) provenienti dall’amata Inghilterra per rallegrare le battute di caccia.
I Conigli selvatici trovarono in Australia l’ambiente ideale: nessun predatore, cibo in abbondanza, nessun parassita. Così si moltiplicarono all’inverosimile, provocando danni agli ambienti naturali e all’agricoltura.
A partire dal 1926 vennero realizzate recinzioni di contenimento, tanto lunghe quanto inutili.
Negli anni ’80 del secolo scorso le autorità australiane tentarono di eliminarli attraverso la diffusione della mixomatosi, ma pur in un primo tempo diminuita, la popolazione di Conigli riprese a crescere. In seguito vennero introdotti virus (RHD – Rabbit Haemorrhagic Disease e RHDV del genere Calicivirus), ma senza esiti risolutivi. Anzi.
La ricerca scientifica Una singola introduzione di conigli selvatici ha innescato l’invasione biologica dell’Australia condotta da un gruppo di studio coordinato da Joel M. Alves (PNAS, agosto 2022) ha accertato che tutti i Conigli selvatici che hanno invaso l’Australia discendono proprio dalla geniale liberazione venatoria di Thomas Austin.
Stessa finalità venatoria, stesse modalità, stessa genialità sono ben presenti, per esempio, nelle ripetute immissioni (e foraggiamenti) di Cinghiali (Sus scrofa) in buona parte d’Italia (Sardegna compresa), soprattutto a partire dagli anni ’60 del secolo scorso.
Oggi si lamentano i danni in agricoltura derivanti dall’espansione del Cinghiale, il quale trova nel Lupo (Canis lupus) il fondamentale fattore di contenimento, visto che ne costituisce circa la metà della dieta.
Tranquilli e sereni tutti, queste demenziali idiozie umane a fini venatori continueranno e la colpa sarà sempre di Conigli, Cinghiali, Lupi e pure dei Draghi e dei Burropardi, se necessario.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto S.D., archivio GrIG)